venerdì 26 ottobre 2012

ILS, L'AMPLIAMENTO CONTINUA ....

L' esigenza di taglio degli alberi è dovuta ad un cambiamento della situazione aeroportuale. Questa esigenza nasce da quando il Canova si è dotato di ILS in II categoria, il sistema di atterraggio strumentale portato in tribunale da noi perchè considerato, assieme alla pista e ad altri potenziamenti, una palese violazione della Valutazione di Impatto Ambientale che a tutt'oggi Treviso non ha.
Difatti, nella documentazione (progetto preliminare) presentata da Aertre (datata dicembre 2010) per i lavori 2011 si dichiarava una cosa non coerente con la realtà: "recentemente il sistema ILS è stato implementato alla categoria II". Si dichiarava in sostanza che la struttura era già dotata di strumentazione in II categoria ma così non è. 

lunedì 22 ottobre 2012

SULLA SICUREZZA AERONAUTICA

I tagli e le capitozzature della vegetazione limitrofa o vicina all'aeroporto di Treviso “Antonio Canova” richiesti da Aertre/Enac sono stati giustificati ai fini della sicurezza aeronautica. Ma perché viene richiesto solo ora questo intervento, mai dichiarato in nessun documento presentato ai fini della procedura di valutazione d'impatto ambientale?
Il buon senso fa scartare l'ipotesi che si tratti di una carenza d'origine perché altrimenti significherebbe che in tutti questi anni la sicurezza aeronautica è stata messa in pericolo.
La risposta si ottiene per via deduttiva. Proprio in un articolo sulla Tribuna di Treviso del 18 ottobre 2012 si legge: “Ci hanno chiesto l'autorizzazione per l'intervento per ragioni legate alla sicurezza dell'area, per questioni tecniche dovute, ad esempio, alla presenza di strumenti di avvicinamento in quella zona” spiega il presidente del Parco Fulvio Pettenà.

Ecco entrare di scena l'ILS (sistema di atterraggio strumentale) che si suddivide, in base alla funzionalità operativa relativamente alle condizioni di visibilità (nebbia), con un grado di efficienza a salire dalla categoria I alla IIIC.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMUEfgmD46akxKaEMEEOuX0TVX5NPt4x3hyphenhyphenKnTIfsstMmUbtDI9rN5cseuQGsR2tuUgIjcKyghCyAaVBVa2gmIzs_tl8ZGPzJntraSjR1w9wjnGSsW0grw5pAvnpRR1OQJtwtccofzhyU/s1600/ILS.gif
Il “Canova” vuole passare dalla categoria I alla categoria II e questo comporta variazioni nelle caratteristiche della zona libera da ostacoli (vedere Enac, Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti) nonché nella qualità del segnale emesso dalle apparecchiature a sua volta legato alla disponibilità di assenza di ostacoli nell'intorno.
Pure le variazioni nel volume e tipo di traffico aereo e delle rotte di decollo incidono sulla valutazione di cosa può diventare un ostacolo.
Queste brevi considerazioni servono solamente per arrivare al punto fondamentale del ragionamento e conviene utilizzare un paragone per capire bene la questione.
Una strada urbana è sicura con il limite di 50 km/h ma se improvvisamente la si vuole percorrere come se fosse una extraurbana con il limite di 70 o 90 Km/h ecco allora che per renderla sicura occorre fare dello spazio nell'intorno.
Non è però scritto in nessun comandamento che la strada debba trasformarsi in extraurbana, è solo una scelta arbitraria.
Il “Canova” è nella stessa situazione, si vuole trasformarlo in qualcosa di più “prestazionale” a vantaggio di pochi interessi economici privati e in danno del bene collettivo più importante che è l'ambiente tutelato. Ambiente in cui anche le future generazioni hanno il diritto di poter vivere.

mercoledì 10 ottobre 2012

P.A.T.: UN'ALTRO NOSTRO CONTIBUTO

Qui sotto un ulteriore contibuto del Comitato allo sviluppo del documento preliminare del P.A.T., Piano di Assetto del Territorio. Questo documento è stato inoltrato alle autorità che dovranno eseguire il documento finale


Aeroporto Canova

Nel Documento Preliminare al Piano di Assetto del Territorio a pag. 39 è scritto: “Il PAT dovrà tenere in debita considerazione il Piano di sviluppo dell’area Aeroporto e la domanda di adeguati e conseguenti servizi che detto sviluppo comporterà”.
Affermazione la cui perentorietà è del tutto in contrasto con l'attuale situazione di fatto.
Come è possibile dare per scontato il realizzarsi del Piano di Sviluppo Aeroportuale (d'ora in poi PSA) quando è ancora nelle more del procedimento di Valutazione d'Impatto Ambientale? Quando ancora la Commissione regionale VIA non è giunta all'espressione di un parere endoprocedimentale?

mercoledì 3 ottobre 2012

L'11 SETTEMBRE DEL "CANOVA"

L'11 settembre abbiamo inoltrato, attraverso posta certificata, una lettera a tutte quelle autorità che in vario modo dovrebbero far rispettare le sentenze dei tribunali e i decreti ministeriali. La lettera (CLIKKA QUI) riporta in maniera esplicita e letterale le due sentenze, quella del Consiglio di Stato dell'ottobre 2011 che autorizzò il proseguimento de lavori “teoricamente bloccati”(perchè in realtà non si sono mai fermati) dall'ordinanza del Tar Veneto a seguito del nostro ricorso e quella del TAR stesso che rigettò appunto, la nostra richiesta ponendo categoricamente il limite invalicabile dei 16300 voli anno!
Nella lettera vengono ricordati anche i due decreti del Ministero dell'Ambiente: quello del 2007 che imponeva il limite e quello che autorizzò i lavori di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo nel 2011 dove fu rubadito il limite . L'abbiamo spedita perchè eravamo preoccupati che nessuno annunciasse o desse delle sicurezze riguardo al rispetto del limite e abbiamo creduto che qualcuno predisponesse un piano di spostamento dei voli programmati verso altri scali ma tutto ciò non è successo.