martedì 23 aprile 2019

COMUNICATO STAMPA






ASSOCIAZIONE COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO

Via Nogarè, 15 – 31055 QUINTO DI TREVISO (TV) - Codice Fiscale: 94134970261
"e-mail": comitatoaeroportotv@gmail.com - "posta certificata": comitatoaeroportotv@pec.it


COMUNICATO STAMPA
Estratto da documento inoltrato ad Autorità: Ministero della Infrastrutture e Trasporti / Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare / Ministero della Salute / ENAC / Regione Veneto / Provincia di Treviso / Prefettura di Treviso / Commissione aeroportuale “Canova” / Direttore Parco Naturale Regionale del Fiume Sile / Sindaci del Territorio / Codacons.
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.... da quanto esposto, si evince chiaramente che non è riscontrabile alcuna limitazione degli impatti ambientali previsti e ribaditi dalla Normativa Italiana ed Europea da parte della gestione dell'aeroporto Canova di Treviso; in tale contesto è stata soddisfatta la richiesta di incremento dell'attività aeroportuale basata sull'assoluta mancanza di rispetto della legalità.

Non occorre troppa fantasia per immaginare le disastrose conseguenze di un possibile incidente aeronautico in terra trevigiana, con decolli sopra gli abitati di Quinto di Treviso e Treviso, dove gli esigenti vincoli imposti dal Piano di Rischio, considerati inesistenti, ricadono interamente e scandalosamente sulle Comunità circostanti l’inadeguato sedime aeroportuale:


una realtà indegna in un paese civile!!

In considerazione di quanto evidenziato, il Comitato esprime la massima contrarietà rispetto all’emissione del parere positivo all’ampliamento dell’attività presso l’aeroporto “A. Canova” di Treviso.

Ritiene scandaloso concepire un’infrastruttura ambientalmente impattante in un contesto geograficamente molto limitato; un aeroporto non è un giocattolo, abbisogna di ampi spazi che a Treviso non sono disponibili.
Come si può autorizzare un’attività aeronautica svolta in estremo contatto con centri densamente abitati in tutte le movimentazioni aeronautiche più pericolose: atterraggi e decolli?

I diretti Interessati residenti nei dintorni del sedime aeroportuale, con limitato spazio operativo, con il continuo transito di aerei che affianca e sorvola le abitazioni e con il traffico veicolare indotto, si ritengono vessati per non veder soddisfatto il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro.

Risulta sorprendente che tutte le Autorità preposte, i Rappresentanti politici più significativi, i Rappresentanti Ecclesiastici, le Autorità sanitarie non siano mai intervenuti per contrastare tale scempio.

La modalità di gestione dell’aeroporto trevigiano risulta in modo inoppugnabile fonte di rilevante inquinamento acustico, atmosferico, elettromagnetico e di conseguenza un fattore di danno inconfutabile per la Salute e l’Ambiente, in presenza di un Parco naturale totalmente inconsiderato.

L’infrastruttura è ritenuta una risorsa indispensabile per consentire lo sviluppo del territorio ma tale opportunità dovrebbe garantire una sostenibilità intesa come “beneficio per le persone e per gli ecosistemi”; l’occupazione ed i benefici devono essere garantiti in una realtà compatibile con il territorio.

Da informazioni di stampa, risulta che la Commissione VIA regionale abbia concesso il parere positivo, non vincolante, escludendo la città di Treviso dai sorvoli imputabili al numero di decolli prestabiliti dalla Commissione nazionale VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente.

Tale risultanza dimostra il completo servilismo delle Istituzioni verso i Rappresentanti politici di turno, in palese contrasto con la Normativa D.M. 29/11/2000, che riporta: “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”, a seguito riscontro di tutti i parametri di rumorosità fuori norma rilevati da ARPAV a Quinto di Treviso.

L’Amministrazione trevigiana dimostra la sua massima incoerenza dichiarandosi favorevole all’ampliamento dell’attività aeronautica, scaricando però le negative conseguenze sul Comune limitrofo mentre il Sindaco di Quinto insiste sull’ inconcludenza basata nel rispetto di un limite operativo ormai invalidato e nella richiesta di qualche opera mitigativa.

La diatriba tra i Comuni di Quinto e di Treviso avalla ulteriormente l’evidente realtà:

“l’assoluta incompatibilità dell’infrastruttura aeroportuale con il territorio”.

Nella realtà trevigiana l’operatività gestionale comporta un’influenza estremamente negativa per tutto il territorio circostante, foriera di pesanti conseguenze sanitarie come ormai universalmente riconosciuto, peggiorata dal contatto ravvicinato con gli aeromobili.

L’Associazione Medici per l’Ambiente – Italia ha recentemente (8 aprile 2019) ribadito:
«La letteratura scientifica e gli studi sull'impatto ambientale, sanitario e sul clima del trasporto aereo sono a disposizione da diversi decenni e sono sempre più numerosi evidenziando la sinergia tra gli effetti generati dall’inquinamento dell’aria e quello acustico sulla salute umana ovvero incremento delle malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione nei bambini, e una netta riduzione della qualità della vita».

Il Comitato segnala il montante sentimento di sfiducia verso le Istituzioni, la Politica ed i loro Rappresentanti da parte dei Residenti, ma nonostante sia pervaso da inevitabile delusione continuerà la sua opera di contrasto e di vigilanza, tenendo ben presente il rischio di potenziale impatto da incidente aeronautico e valutando opportunamente l’entità del grado di inquinamento ambientale.

In base alle risultanze, le pertinenti Autorità dovranno assumersi le proprie Responsabilità».

Quinto di Treviso 23 aprile 2019

                                                                                                                                  Il Presidente
                                                                                                                                 Giulio Corradetti

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martedì 16 aprile 2019

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SOCI VENERDI' 03 MAGGIO 2019



ASSOCIAZIONE COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO
Via Nogarè, 15 – 31055 QUINTO DI TREVISO (TV) Codice Fiscale: 94134970261



Quinto di Treviso 16 aprile 2019

Comunicazione ai Soci dell'Associazione Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA

Ai sensi dell'art. 6 dello Statuto, vista la delibera del Comitato Esecutivo, è convocata l'assemblea ordinaria dei soci del Comitato per il giorno: VENERDI' 03 MAGGIO 2019:

in prima convocazione alle ore 20:00 , in seconda convocazione alle ore 20:30 presso la sala parrocchiale della Chiesa di San Giorgio a Quinto di Treviso, con il seguente ordine del giorno:

1 - approvazione nuovo Statuto dell'Associazione obbligatorio secondo la riforma del 3° settore;

2 - approvazione del rendiconto economico-finanziario (bilanci consuntivo anno 2018 - preventivo anno 2019);

3 - Illustrazione attività svolta nel corso dell'anno 2018 ed in programma nel breve e lungo periodo;

4 - discussione e segnalazione proposte dei Soci;

5 - varie ed eventuali
Ciascun Socio può rappresentare, munito di regolare delega (in allegato), non più di tre (3) Soci.

Si rappresenta che la documentazione relativa alla formazione dei bilanci è visionabile, previa richiesta, presso la sede dell'Associazione fino al giorno precedente all'assemblea.
Per doverosa informazione, si fa presente che ,in anticipo rispetto l'orario di apertura dell'assemblea, sarà data l'opportunità ai Soci ordinari 2018 e Sostenitori di aderire al versamento della quota associativa all’Associazione Comitato per l'anno 2019.

In considerazione del recente parere positivo concesso all’incremento dell’attività aeroportuale trevigiana, onde favorire la partecipazione pubblica indispensabile per pianificare opere di contrasto, il Comitato Esecutivo ha deciso di ridurre la quota associativa annuale a 10 euro.

E' utile ricordare che per consentire l'esecuzione di attività ed iniziative, le quote associative volontarie costituiscono l'unica fonte di autofinanziamento, oltre all'accreditamento delle somme risultanti dalle donazioni relative al “5xmille”.

A tal proposito, in previsione della prossima dichiarazione dei redditi, è utile rammentare a Tutti l'utilità di devolvere tale contributo al Comitato e si sollecita una meritoria iniziativa personale, focalizzata al coinvolgimento di Familiari, Amici e Conoscenti con la finalità di ampliare le fonti di finanziamento, indicando sulla propria dichiarazione dei redditi il numero di Codice Fiscale del Comitato: 94134970261.

Confidando in una necessaria, numerosa e attiva partecipazione, si porgono cordiali saluti.

                                                                                                                            Il Presidente

                    Giulio Corradetti

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mercoledì 3 aprile 2019

COMUNICATO STAMPA 03 APRILE 2019

ASSOCIAZIONE COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO


   Via Nogarè, 15 – 31055 QUINTO DI TREVISO (TV) - Codice Fiscale: 94134970261




                                         COMUNICATO STAMPA

In relazione ad informazioni desunte dalle cronache giornalistiche, risulterebbe che la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente abbia concesso il PARERE FAVOREVOLE alla richiesta di incremento dell’operatività aeronautica, presentata da ENAC e AerTre per l’aeroporto di Treviso, corrispondente a 22.500 movimentazioni annue da raggiungere nel 2029, già di fatto superate dal consuntivo anno 2018 = 22.911.

A tale proposito, il Comitato presenta a tutte le AUTORITA’ pertinenti un doveroso RINGRAZIAMENTO per tale concessione, che rimarrà ovviamente priva di rispetto e di tutela, foriera di negative conseguenze per i Residenti nel territorio circostante.

Il Comitato ha inoltrato in diverse occasioni dettagliata documentazione illustrante le numerose
problematiche derivanti dall’ attività di riferimento, in un sedime aeroportuale assolutamente
inadeguato a gestire le accertate e impattanti conseguenze ambientali dell’infrastruttura.

In considerazione del risultato, evidentemente le OSSERVAZIONI presentate sono state ritenute tutte inconsistenti, dimostrando di non voler considerare l’invivibile situazione ambientale e negando l’evidente penalizzazione per:

                               AMBIENTE – SALUTE PUBBLICA – SICUREZZA

con cui devono convivere migliaia di Cittadini coinvolti, ritenuti SACRIFICABILI ai fini di uno sviluppo di una “risorsa” all’interno di una città già fortemente inquinata che dovrebbe essere invece per questo ancor più tutelata,e oltretutto in oltraggio agli inviolabili DIRITTI sanciti dalla Costituzione Italiana.

Un particolare RINGRAZIAMENTO va indirizzato ai SINDACI del territorio che si sono dimostrati totalmente incuranti dei loro DOVERI di tutela della Salute pubblica e Sicurezza , derivanti dalle più pericolose movimentazioni aeronautiche che vengono ripetutamente, quotidianamente e costantemente effettuate a bassissima quota su centri densamente popolati, supportati dal totale disinteresse dei RESPONSABILI ASL competente.

Il Comitato ribadisce con estrema convinzione l’assoluta incompatibilità del territorio con le esigenze operative dell’infrastruttura aeroportuale, altamente influenti in un’area operativa estremamente limitata e confinante, tra l’altro, con il Parco naturale regionale del fiume Sile, con annessi siti Rete Natura 2000 e in presenza di incompatibili allevamenti ittici.

L’accadimento di ripetuti inconvenienti aeronautici in prossimità di aeroporti dovrebbe servire da monito per scongiurare tale eventualità nella realtà trevigiana, dove tale ipotesi comporterebbe infauste conseguenze.

Il Comitato denuncia il totale disinteresse della Politica e dei suoi Rappresentanti più significativi che mai si sono spesi per scongiurare l’indegna decisione che infierisce sulla QUALITA’ di VITA dei Residenti.

Il Comitato non pone più fiducia in interventi mitigativi ottemperanti a eventuali prescrizioni
proposte dalla Commissione VIA-VAS alle Autorità locali, causa consolidata assenza di recepimento ed accertata carenza di imparzialità.

Il Comitato é pervaso da inevitabile delusione ma continuerà la sua opera di contrasto e di vigilanza, tenendo ben presente il rischio di potenziale impatto da incidente aeronautico e valutando opportunamente l’entità del grado di inquinamento ambientale, in punti ritenuti più critici; in base alle risultanze, le Autorità pertinenti dovranno assumersi le proprie Responsabilità.


Quinto di Treviso 3 aprile 2019






Il Presidente

Giulio Corradetti

ASSOCIAZIONE COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO
Via Nogarè, 15 – 31055 QUINTO DI TREVISO (TV) Codice Fiscale: 94134970261

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domenica 31 marzo 2019

COMUNICATO STAMPA ATTERRAGGIO DI EMERGENZA AEROPORTO CANOVA

   ASSOCIAZIONE COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO
   Via Nogarè, 15 – 31055 QUINTO DI TREVISO (TV) - Codice Fiscale: 94134970261





COMUNICATO STAMPA

INCONVENIENTE IN ATTERRAGGIO SU AEROPORTO TREVISO

L’inconveniente occorso in data 30 marzo 2019 presso l’aeroporto di Treviso, fortunatamente senza conseguenze, suggerisce di proporre qualche doverosa riflessione.

La realtà operativa presso l'aeroporto di Treviso dovrebbe far riflettere sulla pericolosità delle operazioni di arrivo e partenza degli aeromobili, in quanto effettuate in un sedime aeroportuale geograficamente molto ristretto; tale particolarità limitativa deve essere tenuta in considerazione dal continuo ingiustificato incremento operativo dello scalo.

In passato, in occasione di incidenti aeronautici occorsi nelle pericolose movimentazioni di atterraggio e decollo, il Comitato ha sempre segnalato la possibilità di accadimento di tali possibili analoghi eventi che, nell'infrastruttura trevigiana, comporterebbero risultanze negative rilevanti, causa ristrettezza operativa dell'area, Piano di Rischio ricadente interamente all'esterno del sedime aeroportuale e quindi su centri abitati, deposito carburanti a contatto con la pista ….

A tal proposito, il Comitato fa appello alle Autorità preposte affinché traggano monito e tengano in considerazione la possibilità di accadimento incidenti nell'infrastruttura trevigiana, con funeste conseguenze influenzabili dall'elevata antropizzazione del territorio circostante, che dovrebbe evidenziare chiaramente la totale incompatibilità.



30 marzo 2019


Il Presidente

Giulio Corradetti

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ATTERRAGGIO EMERGENZA TREVISO 30 MARZO 2019



Carissimi soci e sostenitori, come avrete potuto appurare dalla cronaca giornalistica ieri mattina un BOING 737 della compagnia RYANAIR ha effettuato un ATTERRAGGIO DI EMERGENZA presso l'aeroporto Canova di Treviso, potete leggere la notizia completa cliccando sul link sottostante:

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/03/30/news/treviso_atterraggio_di_emergenza_per_un_boeing_737_della_ryanair-222862578/

...dall'articolo si legge come tutto sia andato per il meglio e che il volo sia arrivato comunque in perfetto orario!

Dovremmo quindi complimentarci per l'efficienza e la professionalità dimostrata?!
O dovremmo piuttosto preoccuparci ancora di più considerando che se qualcosa fosse andato storto la popolazione di Quinto di Treviso sarebbe stata esposta ad un possibile disastroso accadimento??!



La scelta di far sviluppare l'aeroporto Canova in un contesto fortemente urbanizzato: da un lato il paese di Quinto di Treviso e dall'altro la città di Treviso, ha tenuto in considerazione il pericolo che corrono le popolazioni residenti nei casi di atterraggi d'emergenza? O si deve continuare a vivere nella speranza che vada sempre bene??




Inoltre nel momento in cui è iniziata la manovra di emergenza il carburante dell'aereo dove è stato scaricato??!

Questi accadimenti ci fanno pensare ancora una volta come la scelta di far sviluppare un aeroporto all'interno di un sedime troppo ristretto e comunque già fortemente antropizzato, molto vicino alla città di Treviso e completamente a discapito del paese di Quinto, sia stata probabilmente presa senza le opportune valutazioni e senza considerare i rischi diretti sulla popolazione.



Possono i Cittadini vivere tranquillamente considerando che per lo sviluppo di un aeroporto all'interno di una città sono stati sacrificati ad essere una popolazione a rischio??!



Questi fatti ci dimostrano che c'è poco da stare tranquilli!


Il comitato oggi a maggior ragione chiede che si intervenga e che si faccia PRESTO!


Non vogliamo che Quinto di Treviso diventi uno dei paesi della lunga lista tra quelli noti alle cronache per delle "tragedie annunciate" !



                                                                                                                          Il segretario
                                                                                                                        Andrea Zoggia


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