domenica 22 dicembre 2013

COMUNICATO STAMPA MARISTELLA CALDATO

Il Direttivo e il presidente del Comitato ritengono i fatti sottoscritti dal consigliere Maristella Caldato di estrema gravità. Il Comitato alla luce degli ultimi intenti di collaborazione con il Comune di Treviso provvedrà il prima possibile a chiedere dei chiarimenti in merito.


AEROPORTO CANOVA: CHIESTA A MANILDO UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA URGENTE

            Un anno fa ho presentato alla Procura della Repubblica un esposto per la mancanza del Piano di Rischio Aeroporto Canova di Treviso, piano che doveva essere predisposto fin dall’aprile 2006 dal Comune  Fatalità, solo due settimane dopo il mio esposto, i relativi elaborati sono stati predisposti dal Settore Urbanistica comunale, poi presentati e vagliati dall’Amministrazione Gobbo, con una semplice comunicazione di Giunta, il tutto in data 19/12/2012: manca, quindi, ad oggi, una delibera di Giunta, di approvazione della proposta degli Uffici comunali. Poi, in maniera fulminea, in data 21/12/2012, detti elaborati del Piano di Rischio sono stati inviati dal Comune all’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), per il parere di legge obbligatorio.
Ricordo che, successivamente, in qualità di componente la Commissione Consiliare Comunale Urbanistica, già a settembre, anche nel corso del Consiglio Comunale di tale mese, chiesi all’Assessore Camolei e all’architetto Barbieri (Dirigente settore Urbanistica del Comune), alla presenza dell’Ing. Negro (Presidente Commissione Urbanistica), a che punto fosse questo benedetto Piano di Rischio. Il Dirigente e l’Assessore mi risposero che era solo una “questione di normali tempi tecnici di ENAC per il rilascio del prescritto parere”.
            Ho dovuto presentare una interrogazione al Sindaco Manildo, per scoprire alcune settimane fa che, è pur vero che la proposta di Piano di Rischio è stata inviata a metà dicembre 2012 all’ENAC, ma mi è stato taciuto che il 21/3/2013, l’ENAC aveva inviato al Comune una prima richiesta, nella quale affermava tra l’altro “L’esame condotto sulla documentazione costituente il piano di rischio ha evidenziato carenze tra quanto contenuto nel piano e quanto richiesto dalle normative vigenti in materia.
Come noto il Codice della Navigazione omissis “ha introdotto dalla sua entrata in vigore nuove tipologie di vincoli finalizzati alla gestione sostenibile del rapporto aeroporto-territorio.
In particolare il quinto comma dell’art. 707 prevede che lungo le direzioni di atterraggio e decollo i Comuni possono autorizzare nuove opere ed attività solo se coerenti con i piani di rischio che gli stessi adottano sulla base delle previsioni  contenute nel regolamento per la Costituzione e l’esercizio degli Aeroporti dell’ENAC. Pertanto diversamente da quanto riportato nelle “Norme tecniche del Piano di Rischio, i permessi di costruire e le istanze edilizie nelle aree di tutela non possono essere rilasciati dal Comune sino all’adozione del Pianoquando invece il Comune di Treviso ha concesso permessi a costruire a iosa dal 2006 ad oggi….
            Inoltre, nella medesima comunicazione l’ENAC affermava “Nella proposta di variante al PRG viene riportata all’art. 46 Zona omogenea C prevedendo che in tutte le sottozone della zona omogenea C, ricadenti all’interno dell’area di tutela aeroportuale A…non è consentita la realizzazione di nuove edificazioni aventi destinazione residenziale, eccezion  fatta per le aree assoggettate a SUA già approvati alla data di adozione del Piano di Rischio Aeroportuale. Tale proposta non è condivisibile sia alla luce di quanto sopra, sia in quanto nelle aree di tutela aeroportuale A non possono essere previste nuove edificazioni residenzialiennesima prova di proposta del Comune di Treviso rivolta alla esclusiva edificazione.
            Credo che dette richieste di ENAC siano contestazioni pesanti nei confronti del Comune di Treviso, dando modo di rilevare gravi inadempienze e illegalità, nonché una volontà politica di ritardare l’approvazione del Piano di Rischio con lo scopo di edificare,  a dismisura nel territorio comunale, ragione per cui il parere non è stato fornito ma sono state richieste consistenti integrazioni.
Alcuni dati dall’aprile 2006 al maggio 2013: nella zona residenziale B1 (area di tutela del Piano di Rischio) sono stati dati concessioni ad edificare per unità immobiliari occupanti 303 abitanti, mentre nella C2 per 211 abitanti e così via, titoli che non potevano essere probabilmente  concessi perché le aree si trovavano nelle traiettorie di decollo o atterraggio dei velivoli!!!! E penso ad esempio, a quelle palazzine edificate nelle vicinanze del civico 180 di Via Sant’Angelo, mi pare erette nel 2007….
            In aggiunta, l’Assessore Marton ed il dirigente Barbieri hanno atteso il 3 ed il 7 giugno 2013 (altro caso molto fortuito: una manciata di giorni dal ballottaggio tra Gentilini e Manildo!!!) per inviare all’ENAC le integrazioni richieste il 21/3/2013, cioè ben due mesi e mezzo dopo!
            In una recente riunione dei cittadini il nostro Sindaco Manildo ha detto che l’Amministrazione sta facendo “uno screening sulla questione aeroporto, che servono approfondimenti, che va fatto un dibattito e poi saranno fatte le scelte”. E’ mia personale convinzione e di decine di cittadini, che la nuova Amministrazione sicuramente una scelta l’abbia già fatta, da me e da molte persone non condivisa: ha dato fiducia a colui che, dal punto di vista tecnico, ha guidato l’iter procedurale carente e contrario alla legge, riferito alla formulazione del Piano di Rischio dell’aeroporto Canova di Treviso!    
            Ora, però, bisogna cambiare pagina, dare il segno della discontinuità politica perché sono in pericolo più diritti costituzionali dei cittadini: la tutela della salute e della sicurezza degli stessi, la salvaguardia dell’ambiente; quello che mi è stato taciuto ed è stato taciuto anche a molti miei colleghi consiglieri comunali (cioè la lettera dell’ENAC del 21/3/2013 scoperta grazie ad una semplice interrogazione da me presentata, molto circostanziata!) è una circostanza grave, gravissima!!!! Ieri sera in Consiglio Comunale ho chiesto al Sindaco perché Camolei e Barbieri non mi hanno detto della lettera dell’ENAC? Per dirla ironicamente, è stata forse una dimenticanza?
            Dobbiamo tracciare una netta linea di demarcazione tra la nostra Amministrazione Comunale e quella precedente, del Sindaco Gobbo, anche nella scelta delle figure dirigenziali che sono incarichi non solo tecnici, ma anche fiduciari di un’Amministrazione: il dirigente Barbieri ha avvallato un Piano di Rischio, nella benevola delle ipotesi “carente”, predisposto contro la normativa vigente, sempre per via di quel motto che mia nonna ricordava “pica a mussa dove che vol el paron”.
            Orbene, per me e molti cittadini ma spero anche per la nuova Amministrazione Comunale Manildo, l’asina va appesa al carro della legalità, del rispetto della sicurezza e della salute dei cittadini, nonché dell’ambiente. E’ intollerabile quello che è accaduto!
            Per quanto sopra esposto, ieri in Consiglio Comunale (domani mediante deposito al protocollo di una formale richiesta scritta!!) ho richiesto espressamente al Sindaco Manildo l’istituzione di una Commissione speciale d’indagine per l’aeroporto, ai sensi art. 19 del Regolamento del Consiglio Comunale, al fine di accertare responsabilità di questo totale stato di illegalità, nonché di danno ai diritti fondamentali di noi cittadini. Chiedo altresì che il Presidente della Commissione Urbanistica convochi quanto prima la  Commissione, al fine di indire una audizione dell’Assessore Camolei e del Dirigente Arch. Barbieri in merito alle vicende attinenti al Piano di Rischio!
Mi domando: perché è stato presentato un Piano di Rischio carente e contrario alla normativa vigente?
A Parma, esso è stato inviato ad ENAC il 5/10/2011 e l’ENAC ha dato il parere il 27/10/2011, mentre a Treviso, dopo un anno, non siamo riusciti ad avere il parere perché il Piano è stato presentato in maniera carente e contrario alle normative vigenti!
I cittadini devono altresì sapere che, ieri sera, in Consiglio Comunale, né il Sindaco Manildo né l’Assessore Camolei mi hanno risposto: il silenzio assoluto da parte di tutti!

Treviso, 20 dicembre 2013.-
Maristella Caldato
Consigliere Comunale Anziano città di TREVISO
Gruppo PARTITO DEMOCRATICO

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