mercoledì 25 maggio 2011

"Mercurio record sotto gli aerei"

Il Gazzettino di Treviso, 25 Maggio 2011,

Sono ormai centinaia i prelievi fatti nei pozzi all'interno della vastissima area che va da Preganziol a Quinto e il quadro che, ora dopo ora, si va componendo di fronte ai tecnici di Usl e Arpav diventa sempre più preoccupante. Le analisi continuano a registrare concentrazioni di mercurio sempre elevate. Sono decine quelle che superano anche di dieci volte il limite massimo previsto per legge (un microgrammo per litro). Un valore
vicino ai dieci microgrammi, o addirittura superiore, non è più considerato un fatto particolarmente strano. Fino a oggi la concentrazione più alta è stata quella di un pozzo privato a Preganziol, dove la presenza di mercurio è stata calcolata in 16 microgrammi.
Negli ultimi giorni ha destato preoccupazione anche l'analisi di uno dei pozzi all'interno dell'aeroporto militare di Sant'Angelo, dove opera il Terzo reparto manutenzione velivoli che si occupa essenzialmente degli Amx del 51° Stormo. La concentrazione di mercurio riscontrata è stata di 14 microgrammi per litro. Soglie altissime che giustificano l'ordinanza in cui si vieta di bere l'acqua. Una misura di prevenzione che rimarrà in vigore fino a quando non saranno chiare le dimensioni di quanto sta accadendo. Intanto per i residenti trevigiani sono a disposizione le fontane e le cisterne dell'Ats che distribuiscono ogni giorno più di 14mila litri di acqua potabile. Rimane ancora intatto il mistero su cosa stia capitando tra i duecento e i trecento metri di profondità, dove corre l'ottava falda, quella più profonda. L'inquinamento si muove seguendo il suo percorso, da nord ovest a sud est. Ma non è lineare. I rilievi parlano chiaro: accanto a un pozzo dove la presenza di mercurio è molto elevata se ne trovano altri dove invece è molto bassa. L'esempio dell'aeroporto è emblematico: l'acqua del pozzo al suo interno ha una concentrazione di inquinante pari a 14, invece fuori non si trovano più di uno o di un microgrammo e mezzo. In altri posti, sia a Treviso che a Preganziol, si passa da dieci microgrammi a mezzo nel giro di qualche centinaia di metri. E anche questo è un fenomeno tutto da chiarire. Venerdì Usl 9, Arpav e i Comuni interessati si troveranno per fare il punto della situazione. Per quella data ci saranno analisi sufficienti per delimitare esattamente i confini della zona rossa. Solo dopo si potrà scoprire cosa sta avvelenando l'acqua di una buona fetta della provincia.

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