martedì 1 novembre 2022

L E T T E R A A P E R T A

 

                                    Quinto di Treviso 01 novembre 2022

 




L E T T E R A    A P E R T A

 

 

OGGETTO:  Aeroporto “Canova” - Treviso.

 

 

Lascia piuttosto perplessi che in un articolo di giornale di stampa locale si legga: “L’aeroporto Canova del 2030 prende forma nel forum in redazione “ e nelle dichiarazioni si menzionino alcuni Comitati come cosa negativa della vicenda”.

 

Le denigrazioni di Marchi [SAVE] / Fischer [AerTre], riferite ai "comitati" come la nostra Organizzazione, si dimostrano puerili ed inconsistenti; avvalorano ulteriormente l’efficacia della nostra attività di contrasto che ragionevolmente crea un notevole disturbo al raggiungimento dei loro obiettivi. 

Riteniamo utile rispondere punto per punto:

 

ü Battaglia di retroguardia di qualcuno;

«la nostra è una battaglia di civiltà, suffragata dall’art. 41 della Costituzione Italiana, aggiornato in data 08.02.2022:

L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. ….».

 

ü La cosa negativa di questa vicenda è che l’interesse di pochi determina il danno di molti: non sarà popolare dirlo ma ci sono dei comitati - peraltro pochissime persone - i cui sostenitori hanno fatto la casa a basso prezzo vicino all’aeroporto e ora pretendono che si sposti l’aeroporto;

«la speculazione non ci appartiene; in anni precedenti, a seguito abbandono dell’infrastruttura aeroportuale da parte dell’aeronautica militare causa rilevanti problematiche di SICUREZZA, se ne prevedeva la chiusura; certamente le abitazioni in essere sono tutte munite di autorizzazione comunale e costruite a prezzi di mercato.

Si respinge integralmente al mittente la ridicola insinuazione enunciata!!


Inoltre in occasione della presentazione di un ESPOSTO inoltrato nell’anno 2016 al Procuratore Capo della Repubblica presso il TRIBUNALE di TREVISO, rammentiamo che il documento era stato supportato da più di 1000 firme, non proprio da “pochissime persone”.



Ad integrazione, si segnala che in data 28 gennaio 1991 è stato istituito il Parco Naturale Regionale del fiume Sile, con Legge Regionale n. 8/91, che prevedeva la  PREVALENTE ESIGENZA di “protezione del suolo, del sottosuolo, della flora e della    fauna”».

 










 












   L’aeroporto di Treviso entra nel sistema aeroportuale Venezia-Treviso in data 26 giugno 1992, sancito successivamente dal Decreto Ministeriale n. 473-T / 26 giugno 1996, senza tenere minimamente conto dei tassativi vincoli naturalistici previsti dal: Sito di Importanza Comunitaria / Rete Natura 2000 / Zona di Protezione Speciale / Zona Speciale di Conservazione ».


ü Faccio notare che il tema è quello del rumore e non del numero dei voli. …. I problemi sono rumore e inquinamento;

«la problematica del rumore è influenzata sensibilmente dal numero delle movimentazioni degli aeromobili, pertanto i due parametri risultano direttamente proporzionali. C’è da prendere atto che il gestore riconosce l’entità dei problemi che affliggono quotidianamente la popolazione residente nel dintorno dell’inadeguato sedime aeroportuale»!

 

ü AerTre conduce monitoraggi sia sul rumore, attraverso 7 centraline installate all’esterno del sedime aeroportuale, che sulla qualità dell’aria attraverso una centralina dedicata;

«le centraline acustiche gestite dal gestore (tipo M) risultano 4; alcune posizionate in prossimità di ostacoli, che interferiscono nella trasmissione delle onde sonore e non tutte in punti critici; nessuna è utilizzabile per la verifica delle procedure antirumore (tipo V).

L’unica atmosferica, assolutamente insufficiente, è ubicata in posizione defilata.

I risultati riscontrati in tutti i rilevatori non sono mai stati resi noti all’informazione pubblica, contrariamente a quanto previsto dalle Normative».

 

ü E ricordiamo il protocollo messo a punto di recente con Ulss2 per il controllo della salute della popolazione limitrofa allo scalo.

L’applicazione del protocollo partirà a inizio 2023 [da completare entro 3 anni];

«l’Organizzazione ha inoltrato ripetute richieste alle Autorità locali, regionali, nazionali in merito alla VALUTAZIONE DEL RISCHIO SALUTE SULLA POPOLAZIONE “IPER ESPOSTA” senza ottenere MAI alcun riscontro.

   Il periodo di rilevamento previsto in prospettiva risulta assolutamente insufficiente         perché effetti molto complessi, subdoli e cumulativi si possono evidenziare                  ragionevolmente a seguito di una prolungata esposizione. Sarebbe più opportuna        una semplice e proficua decennale verifica retroattiva.

 

Vogliono risolvere i problemi con:

Ø passerella per bypassare la strada Noalese

Ø con il volo dei droni per verificare lo stato di salute dei tetti

 

I fantastici studi delle nuove rotte di decollo verso Quinto e Treviso, mai attuate e comunque sempre coinvolgenti in un territorio densamente abitato, risultano essere stati previste dallo Studio di Impatto Ambientale - Aprile 2017 e ribadite negli Approfondimenti ENAC-AerTre - Ottobre 2018.

 

Nessuno si preoccupa delle pesanti problematiche che interferiscono sulla VIVIBILITA’ - prospettive di SALUTE - SICUREZZA della Popolazione coinvolta e del PARCO del SILE; AerTre si preoccupa della salute dei tetti, come conseguenza dei fenomeni di “vortex strike”: eventi di GRAVITA’ ASSOLUTA e non delle conseguenze sulla VIVIBILITA’ dei Residenti.

 

Tutti promettono un futuro radioso per l’aeroporto di Treviso; noi confidiamo nel Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che dovrà esaminare il Ricorso Straordinario inoltrato per l’annullamento del giudizio positivo di compatibilità ambientale emesso dal Ministro della Transizione Ecologica.

 

Per consentire un approfondimento in merito alle PROBLEMATICHE riscontrabili nell’attività aeroportuale trevigiana, visita la pagina 

PROBLEMATICHE AEROPORTUALI”.

 sulla homepage del sito.

 

 

Il COMITATO ESECUTIVO

 

 

 


 


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