Osservazioni
relative a:
Aeroporto
“Antonio Canova” di Treviso
Strumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030
Studio di impatto ambientale - Sez C
Quadro di riferimento ambientale: Salute pubblica
Estensore dello studio di
impatto ambientale Thetis: ing.Giovanni ZarottiStrumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030
Studio di impatto ambientale - Sez C
Quadro di riferimento ambientale: Salute pubblica
Osservazione 4): assenza totale di dati sito- specifici
-Richiamando i punti
qualificanti espressi al punto 1
si
evidenzia
la
totale assenza di dati
sito-specifici
che dovrebbero invece individuare con precisione la popolazione
iperesposta e valutare il rischio esposizione.
-.Nel documento del
proponente si fa riferimento per quanto riguarda i dati sulla
qualità dell’aria ai dati
forniti dal gestore aeroportuale
( il
controllato è anche controllore?)
e agli
imprecisi e poco solidi rapporti precedenti di ARPAV
. In particolare si fa riferimento alle campagne ARPAV eseguite nel
periodo 2010 – 2012 con mezzi mobili .
1 )”
la zonizzazione acustica aeroportuale è obsoleta perché risale al
2003 e quindi riferita ad un numero di movimentazioni molto ridotto;
2 ) il monitoraggio eseguito da ARPAV nel 2010 è
stato eseguito su n. 4 centraline e su n.34 recettori sensibili
mentre invece le centraline dovrebbero essere tutte ubicate sulla
proiezione al suolo delle rotte di decollo e atterraggio(LTO) e la
scelta del luogo dovrebbe essere analizzata come previsto dall’art.5
comma 3 del DM 20/05/99;
3 ) non è stato monitorato il livello sonoro
associato al singolo movimento come prevede il DM 31/10/97 punto 3 e
art.6 del DM 20/05/99;
4 ) nella valutazione del rumore aeroportuale e
nelle stazioni di monitoraggio N.1652-1653-1654-1655 non viene
precisato il periodo di osservazione e le settimane di maggior numero
di movimenti come previsto dal DM31/10/97 ALL.A punto2 ,né le
posizioni e le caratteristiche dei microfoni( ALL B);
5 ) la gran parte dei recettori sensibili è
localizzata nel comune di Treviso al di fuori della maggior parte
delle rotte di decollo e atterraggio;
6 ) i dati LVA 2010 registrano comunque su due
centraline (1651-1653) un superamento dei limiti di legge e,nello
scenario 2030 il livello acustico LAeq diurno di 60 dB è superato su
5 recettori dei 10 considerati; nella documentazione integrativa ( DI
2012) per la centralina 1651 non è dato di sapere se i dati di
rilevamento provengono dal microfono interno o esterno al fabbricato
e via così……relativamente all’inquinamento acustico non si
registra nessun tipo di attività di controllo all’aeroporto di
Treviso da parte di ARPAV che invece nel suo ruolo istituzionale
dovrebbe controllare efficacia ed efficienza dei sistemi di
monitoraggio ,raccogliere coordinare ed elaborare i dati.”
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