mercoledì 21 dicembre 2016

2016, UN ANNO DI DURE BATTAGLIE. IL COMITATO NON SI FERMA.

Nei giorni scorsi il nostro Presidente Giulio Corradetti ha inoltrato ai nostri soci e aderenti un consuntivo delle attività fatte dal Comitato quest'anno, ve lo proponiamo. La nostra battaglia è lunga ma non siamo disposti a fermarci, crediamo, da cittadini pienamente coscienti e responsabili, che le verità sulla mala gestione del Canova debbano venire a gall. In ogni caso siamo convinti che le autorità predisposte ci debbano delle risposte. Nei prossimi articoli pubblicheremo gli approfondimenti delle attività a cui abbiamo partecipato.  BUONE FESTE A TUTTI!!

Quinto di Treviso 07 dicembre 2016

Comunicazione ai Soci dell'Associazione Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Treviso
In prospettiva dell'avvicinamento di fine anno, come Presidente del Comitato ritengo doveroso predisporre una comunicazione ai Soci per dare una informativa sulle principali iniziative espletate nell'anno 2016, a seguito assemblea annuale tenutasi in data 22 aprile c. a.

INCONTRO CON ULSS 9: Direttore Dr. BENAZZI / Dipartimento Prevenzione Dr. SCIBETTA - 14/06/16
Ritenendo che i Cittadini di Treviso e Quinto di Treviso sono potenzialmente sottoposti ad un rischio da esposizione di inquinanti non valutato dalle Autorità Sanitarie, è stato chiesto un parere sanitario a seguito incremento numero di voli, l'identificazione della popolazione esposta e la definizione delle azioni mirate a minimizzare gli impatti sulla salute pubblica.
L'ULSS 9 non è disponibile a predisporre una valutazione del rischio sulla popolazione più esposta all'inquinamento aeroportuale; fornirebbe i dati di mortalità-ricoveri-assunzione farmaci, riferiti ad una specifica zona, per un periodo temporale pregresso sino a 10 anni, esclusivamente su richiesta dei Sindaci.
Il Dipartimento di Prevenzione, che dovrebbe garantire la tutela della salute collettiva, perseguendo obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle disabilità, miglioramento della qualità della vita ritiene non di pertinenza un'indagine sull'argomento proposto.
Per il Dr. Benazzi, l'aeroporto non è classificato inquinante per danno alla Salute; comunque due sono le azioni che potrebbero risultare risolutive:
  • class action **
  • richiesta a Ministeri dell'Ambiente/Salute e ARPAV di uno studio sull'analisi del rischio basata sul tempo, con un confronto tra popolazione sana e popolazione residente in zona influenzata dall'attività aeroportuale.

giovedì 15 dicembre 2016

AEREI A BASSA QUOTA: L'ENNESIMO VOLO DI COPPI!

L'ennesima tegola volata, l'ennesimo tetto divelto!! Per essere precisi le volte che i coppi delle case di vicolo Marangon e delle altre zone di Quinto vicine all'area di atterraggio, in linea con la pista del Canova ballano sui tetti è all'ordine del giorno. Come quotidiano è il rumore assordante e le vibrazioni che si abbattono come un terremoto sulle case della zona! Una accadimento che è diventato normalità, dove le persone salgono sui tetti, mettono a posto le tegole e pregano tutti i Santi e la Madonna che non ci esca il morto!! Gente che vive perennemente nella paura abbandonati dalle autorità, Sindaci, Prefetto, Enac (che è un ente pubblico anche se agli atti non sembra). Come Comitato, pochi giorni fa, abbiamo consegnato nelle mani della magistratura trevigiana un pacco di documenti riguardanti fatti e prove dei danni causati dagli aerei in atterraggio nelle case di quella zona.
La Tribuna 13/12/2016

martedì 13 dicembre 2016

AEROPORTO: ESPOSTO ALLA PROCURA DI TREVISO. 15 ANNI DI MALA GESTIONE

Lo abbiamo fatto! Abbiamo raccolto le carte, le abbiamo studiate e le abbiamo spedite alla procura di Treviso. Un atto dovuto. Abbiamo esposto alla Magistratura 15 anni di mala gestione dell'aerostazione senza nessun parere positivo Ministeriale di Valutazione degli Impatti Ambientali, peraltro obbligatorio. Eppure l'infrastruttura è cresciuta e si è sviluppata arrivando a 2.300.000 passeggeri movimentati con le presupposte conseguenze ambientali e di salute sulle persone che vivono nei dintorni della struttura. Parliamo di presupposte conseguenze perché in 15 anni nessuno si è preoccupato di controllare, constatare, verificare quali siano gli impatti. Ai Magistrati abbiamo chiesto se è una cosa normale che una società di gestione, SAVE/AerTre abbia presentato lo Studio degli Impatti Ambientali (SIA) sempre errati, non coerenti con le prescrizioni di legge; non una volta ma sempre, sistematicamente. Hanno utilizzato una strategia molto funzionale: "presento i dati sapendo che sono sbagliati, intanto ci provo, se mi va bene passano, se mi dice di no (negli anni è sempre successo così) prendo tempo e intanto lavoro permanentemente "in aspettativa" tanto nessuno controlla".

 La storia vera da raccontare è che se nel 2011 non avessimo fatto quelnricorso al TAR Veneto per i lavori che, secondo noi,  erano iniziati per un ampliamento "abusivo", SAVE/ENAC non avrebbero mai richiesto la VIA per quella vergognosa proposta di Master Plan bocciata clamorosamete per ben TRE (3) volte dalla Commissione Tecnica di Valutazione Ambientale del Ministero. Li abbiamo indotti all'errore perché eravamo certi che le verità procedurali sarebbero venute a galla: non avevano mai impostato delle misure di monitoraggio coerenti per legge, quindi o mentivano spudoratamente o avrebbero presentato dei dati insufficienti. La seconda. C'è solo un dettaglio, se nel 2006, 2007 hanno presento dati insufficienti, se nel 2012, hanno fatto lo stesso e poi lo hanno ripetuto nel 2013 e 2014 allora si può presupporre che lo fai metodicamente,  qui si aprono altre due possibilità: o i tecnici estensori sono degli "asini" incapaci oppure, spudoratamente hanno mentito sapendo di mentire. Il giudizio a tal proposito passa ai giudici di Treviso. 

venerdì 9 dicembre 2016

INCONTRO DEI COMITATI AEROPORTUALI A FIRENZE: UN SUCCESSO!

In ocasione della I° Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo tenutasi a Firenze il 29 settembre scorso c'è stato l'incontro dei Comitati di Cittadini che vivono in prossimità degli aeroporti.
C'eravamo anche noi, con una nostra delegazione.  Ma c'erano rappresentanze di Comitati  da tutte le parti d'Italia: da Napoli a Bologna da Bergamo a Bari, da Firenze a Siena, da Milano a Roma, ecc. Insomma non siamo i soli in Italia a subire l'inquinamnento ed i disagi dello sviluppo aeroportuale. Il nostro pensiero è andato ad ENAC, ente pubblico responsabile di questa situazione disastrosa in cui versono centinaia di migliaia di persone che vivono sotto le rotte. Il convegno è stato organizzato dai medici per l'ambiente dell'ISDE in collaborazione con il Comitato No Ampliamento di Campi Bisenzio (Firenze). Non è un caso che il Convegno sia stato fatto a Firenze patria del'ex premier Renzi, per dire che la politica ha le sue gravi responsabilità per quanto riguarda la gestione e lo sviluppo dell'Aviezione Civile. Ci sono stati molti interventi Importanti fatti da esperti sanitari del settore che nei prossimi giorni pubblicheremo. Intanto qui sotto potete leggere il documento conclusivo proposto dai Medici per l'Ambiente (ISDE) che tutti i Comitati e varie autorità hanno firmato.

  
Mozione conclusiva della
I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo
Firenze, 29 ottobre 2016
*
Premesso che

  • Il traffico aereo è ascrivibile tra le più importanti fonti di inquinamento ambientale e danno alla salute e devono quindi essere predisposti interventi, azioni e politiche nazionali e internazionali che ne prevedano una rapida quanto concreta razionalizzazione e riduzione;
  • Il trasporto aereo, gli aeroporti e tutte le strutture ed attività di supporto - come ormai dimostrato in modo inoppugnabile da una rilevante quanto consistente ed ultradecennale letteratura scientifica internazionale e nazionale - sono una fonte consistente di inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico e un fattore di danno inconfutabile per la salute e l’ambiente;
  • Il traffico aereo contribuisce in ingente misura alle emissioni di anidride carbonica, principale gas ad effetto serra e diverse stime internazionali permettono di indicare un apporto di questo settore che va da un minimo del 3% ad un massimo del 10% contribuendo così in misura decisiva all’effetto serra e all’inquinamento dell’aria;
  • solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo mentre le drammatiche conseguenze del surriscaldamento climatico, derivanti anche dal trasporto aereo, ricadono sull’intera umanità in termini di desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici così gravi che determinano distruzioni e carestie in aree sempre più estese del pianeta e incrementano il fenomeno forzato delle migrazioni soprattutto dal continente africano ed asiatico, e secondo la tesi dei maggiori studiosi e delle più prestigiose istituzioni internazionali entro il 2050 si raggiungeranno tra i 200 e i 250 milioni di profughi per cause ambientali;