giovedì 15 dicembre 2016

AEREI A BASSA QUOTA: L'ENNESIMO VOLO DI COPPI!

L'ennesima tegola volata, l'ennesimo tetto divelto!! Per essere precisi le volte che i coppi delle case di vicolo Marangon e delle altre zone di Quinto vicine all'area di atterraggio, in linea con la pista del Canova ballano sui tetti è all'ordine del giorno. Come quotidiano è il rumore assordante e le vibrazioni che si abbattono come un terremoto sulle case della zona! Una accadimento che è diventato normalità, dove le persone salgono sui tetti, mettono a posto le tegole e pregano tutti i Santi e la Madonna che non ci esca il morto!! Gente che vive perennemente nella paura abbandonati dalle autorità, Sindaci, Prefetto, Enac (che è un ente pubblico anche se agli atti non sembra). Come Comitato, pochi giorni fa, abbiamo consegnato nelle mani della magistratura trevigiana un pacco di documenti riguardanti fatti e prove dei danni causati dagli aerei in atterraggio nelle case di quella zona.
La Tribuna 13/12/2016


La storia della signora R. che ha chiesto ad Aertre di essere risarcita perché oltre al tetto le vibrazioni gli hanno creato crepe su tutta la casa. Aertre ha risposto che la “colpa” non è sua e di rivolgersi altrove; ha chiesto a Enac, Enav, ma anche loro hanno detto che non hanno competenze a riguardo. Si è rivolta a Ryanair perché i voli che causano i “vortex stike” sono della compagnia aerea irlandese, i dirigenti hanno negato di aver commesso il fatto. Allora la signora R. si è presa un avvocato e ha fatto richiesta di risarcimento. Ryanair attraverso il suo studio legale (che non è un avvocato ma molti, tanti avvocati) ha inoltrato una lettera in inglese alla signora minacciandola di citarla in tribunale se insisteva nelle sue richieste!! Avete capito bene, l'anno minacciata essendo sicuri che una signora sola con le autorità pubbliche sorde, mute e che non vedono, non ha la “forza di affrontare un gruppo commerciale e finanziario multinazionale. La storia è finita lì come tante altre che abbiamo esposto in prefettura.

Su l'articolo di giornale in foto che riporta la notizia dell'ennesimo vortex strike leggiamo che il sindaco di Quinto, Mauro Dal Zilio per la risoluzione di tale problema chiede aiuto a Giovanni Manildo dicendogli che si deve iscrivere all'ANCAI (associazione naz. comuni aeroportuali italiani). Noi non abbiamo capito se era una provocazione, una presa per i fondelli oppure crede veramente di risolvere questo problema chiedendo aiuto al Sindaco di Treviso. Manildo dei problemi della sostenibilità e della sicurezza del Canova se ne frega, al pari dei suoi predecessori Gentilini e Gobbo. Lui preferisce andare alle cerimonie di inaugurazione al Canova sperando di portare gente che magna salami e vino nel territorio. Della salute e della sicurezza dei cittadini di Quinto gliene può fregare di meno; lui va all'inaugurazione della Zanardo Trasporti società partecipata da SAVE del patron Enrico Marchi che alla ex Pagnossin faranno arrivare i TIR per movimentare merci, cosa che già fanno al Marco Polo di Venezia. Vuoi che a Manildo gliene freghi niente se aumenta o si congestiona ulteriormente il traffico sulla Noalese? Le file e gli scarichi inquinanti sono tutti per i Quintini e il sindaco Dal Zilio pensa che il suo collega di Treviso, si sieda nelle sedi opportune (ANCAI) per discutere dei danni che l'aeroporto fa su case e abitanti di Quinto? Può essere la sua una provocazione politica ma la pretesa è assurda e ridicola!! Eppure Dal Zilio in qualità dell'istituzione che rappresenta delle cose le potrebbe fare concretamente e immediatamente. Ad esempio scrivere, come ha già fatto la deputata Arianna Spessotto del M5S, una lettera al Prefetto di Treviso elencandogli le condizioni di sicurezza in cui vivono da decenni decine di famiglie di Quinto che rischiano la vita ad ogni atterraggio di Ryanair! Il Prefetto non può continuare a far finta di niente riguardo a questo problema di sicurezza pubblica e Dal Zilio glielo dovrebbe ricordare con forza e determinazione! Dal Zilio potrebbe fare quello che abbiamo fatto di recente noi del Comitato: un esposto in Procura e chiedere finalmente l'intervento dell'autorità di giustizia su una situazione che si ripete pericolosamente oramai da troppo tempo. Noi abbiamo esposto 5/6 casi ma lui sopra la sua scrivania ha un plico di segnalazioni, denunce, richieste di danni di abitanti di Quinto che hanno chiesto aiuto e giustizia e che fino ad ora non hanno avuto risposte concrete da lui che è IL SINDACO.
P.S. Egregio Sindaco pur comprendendo che Zaia non tollera che lei metta in discussione lo sviluppo, seppur senza regole dell'aeroporto di Treviso e sempre in attesa che certe dicerie sulla sua candidatura alle prossime elezioni regionali siano smentite dai fatti attendiamo azioni concrete.

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