mercoledì 18 novembre 2015

PERCHE' AERTRE DA' 5 MILIONI A RYANAIR E WIZZ AIR?

E' un grande mistero per chi legge i bilanci della società AERTRE spa gestore dello scalo Canova di Treviso, capire perchè ha speso nel 2014 quasi 5 milioni di € in attività di comarketing. L'88% di questa cifra è stata girata a Ryanair il Resto a Wizz pari pari alla distribuzione della quantità di voli sul nostro aeroporto. Ma se l'aeroporto eroga una serie di servizi proprio alle compagnie aeree nel movimento dei velivoli e dei passeggeri avendo evidentemente delle spese di gestione, perchè deve dare anche dei soldi alle compagnie? Dove sta il guadagno a tenere aperto un aeroporto? Questo è il ragionamento logico che qualsiasi persona farebbe.
Difatti Aertre ha un accumulo di debiti che la Corte dei Conti alla fine del 2013 ha stimato in circa 17 milioni di euri. Ragion in più per posi il quesito “se sono indebitato e dò dei servizi anche alle compagnie aeree perchè le devo pure pagare?” 


Vogliamo condividere, prima di arrivare a delle conclusioni, un paio di riflessioni che possono essere interessanti per comprendere il motivo per cui a fronte di tutto ciò la società di gestione non ha ancora ottenuto l'autorizzazione ad un eventuale ampliamento. Il comune di Treviso un anno fa ha messo in vendita sul mercato le proprie azioni, poche, ma non sono riusciti a trovare un acquirente. http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/12/15/news/debiti-la-corte-dei-conti-punta-aertre-vendere-la-giunta-fa-decidere-il-consiglio-1.10506306?ref=search&refresh_ce Un mese fa SAVE che controlla Aertre ha annunciato che quest'anno i dividendi per i soci saranno la distribuzione di azioni SAVE. Un esperto ci ha detto che quando un'azienda vende i propri capitali a sé stessa o sono fuori di testa oppure sono in difficoltà in quanto devono dimostrare al mercato che le azioni vengono vendute provando ad evitare di far scendere ulteriormente il prezzo. Collegando tutto ciò alla questione del comarketing cioè elargire milioni alle compagnie aeree, la situazione sembra più strana ed intricata.

Per capirci un po' non ci resta che fare delle ipotesi. La prima è capire se quei 5 milioni provengono direttamente dalle esigue entrate dell'azienda o magari si viene a scoprire che come è successo in varie parti d'Italia e d'Europa i soldi per il comarketing venivano depositati da enti statali o pubblici che poi la società di gestione girava alle compagnie. Aiuti di Stato che molte volte anche la Commissione Eropea ha giudicato illegittimi come ad esempio Alghero e Charleroi dove SAVE detiene delle consistenti quote azionarie http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1065_it.htm
E' successo per gli aeroporti pugliesi dove la Regione girava ai gestori i soldi che oltretutto venivano da fondi Europei. O come a Verona o a Trapani che i soldi venivano collettati dagli enti pubblici che poi venivano rigirati nelle modalità già descritte. In un articolo comparso sul sito http://www.aerohabitat.eu/low-cost/ oltre a trovare i particolari sugli aiuti di stato troverete anche un'analisi sulla pericolosità dello spezzettamento del sistema aeroportuale italiano e sull'intervento dell'Europa Comunitaria che detta norme chiare sugli aiuti di Stato ai sistemi aeroportuali. Nel blog di Beniamino Sandrini, Vivicaselle.eu in un articolo del 8 novembre http://vivi-caselle.blogspot.it/2015_11_08_archive.html fa notare che gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona hanno la stessa strategia di sviluppo e si domanda quanto è costato allo scalo di Verona far ritornare Ryanair che aveva lasciato nel 2012 dopo che la stessa società di gestione aveva bloccato i versamenti dei contributi a passeggero che la compagnia irlandese incassava. http://www.larena.it/home/contratto-ko-ryanair-abbandona-il-catullo-1.2877692

Per Treviso la situazione debitoria sembra molto pesante con una prospettiva di continuo aumento dell'ammanco dovuto a politiche commerciali troppo dispendiose e ci viene il sospetto che la riluttanza di sempre da parte della società Aertre di tirar fuori soldi per le mitigazioni sia dovuto a questa situazione. Già una volta nel 2007 il Ministero dando un parere negativo aveva posto delle prescrizioni con una richiesta di coprire delle spese di compensazione, mai realizzate. Il comune di Quinto ha chiesto 12 milioni di euri per le compensazioni e messa in sicurezza di scuole, altri immobili pubblici e privati ma da Aertre non una parola o comunicazione a riguardo. E' senz'altro vero che per l'aeroporto superare la VIA significa sicuramente sborsare soldi per le compensazioni che il Ministero non può non prescrivere. Tutto ciò per dire che anche la Valutazione Ambintale sarebbe, in caso di documento ufficiale, un costo e non di poco conto per una società indebitata come lo è Aertre. Quindi, a conti fatti è meglio non averla la V.I.A. e non essendoci nessun obbligo documentale, nessuno ti può forzare a tirar fuori uno scheo. BINGO!!! Se poi contiamo che il gestore è più di dieci anni che dovrebbe concludere l'iter di V.I.A. il sospetto che non lo faccia per mero conto finanziario è lecito e plausibile pensarlo. Se così fosse, ed in parte lo è perchè la VIA non c'è, sarebbe da dire che lo sviluppo dell'aeroporto lo si fa sulla pelle della salute dei cittadini che a tutt'oggi non sono in grado di avere dati certi sugli impatti dell'infrastruttura!! Tutto ciò con l'aggravante che questi giochetti, come denunciano i pentastellati Arianna Spessotto e Gianni Girotto sembrano vengono fatti in diversi aeroporti con la complicità dell'omnipresente "babbo natale" ENAC!
Interrogazione alla Camera di A. Spessotto
Interrogazione al Senato di G. Girotto
Ritornando nello specifico della questione comarketing, facciamo una ulteriore riflessione che consideriamo per niente marginale; se il gestore è fortemente indebitato e spende 5 milioni di euri per far arrivare i voli su Treviso non è che questi soldi provengano come aiuti dalle solite collette degli enti pubblici che si sono viste in altri aeroporti italiani,? E se si appurasse che qualcuno dal pubblico sta aiutando una struttura a picco, chi è che ci guadagna in questo gioco al massacro?
E poi ci chiediamo, succederà come all'aeroporto di Firenze Peretola o al Catullo di Verona dove la crisi finanziaria ha falciato molti lavoratori messi in mobilità?

All'interno di Aetre ci sono vari enti pubblici rappresentati anche nel consiglio di amministrazione. Mario Pozza che rappresenta la Camera di Commercio di Treviso, il presidente della società Giovanni Garatti o Antonino Barcella, noto commercialista, che rappresentano il Comune di Treviso potrebbero darci lumi su questa intricata situazione? Cari rappresentanti di enti pubblici a cui noi versiamo i contributi, potete dirci se Aertre fa comarketing con soldi versati da enti diventando inadempienti per quanto riguarda leggi e regolamenti Italiani e Europei sulla concorrenza? Fugare questi dubbi significa mettersi al riparo dall'essere accusati di illecito aiuto di Stato perseguibile con multe, restituzione del mal tolto e molto, molto altro. Fate per una volta i trasparenti, toglieteci il sospetto.

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