martedì 6 agosto 2013

Se Save vince al Tar, il Comitato vince due volte!

Ritornando al ricorso al TAR di SAVE vanno aggiunte due cose. La società aeroportuale, a quanto riporta il giornale La Tribuna, ha fatto ricorso contro: Comune di Quinto, Ministero dell'Ambiente e ENAC. Che se la sia presa con il comune di Quinto, che è stato costretto dalle battaglie del Comitato a prendere delle posizioni no ampliamento ci può stare ma che ricorra contro ENAC e Ministero è veramente paradossale!! Ricordiamo che quando nel 2011 ricorremmo al TAR (contro ENAC e Ministero) perchè ritenevamo illegittima l'autorizzazione dei lavori, Aertre (SAVE) si è  dichiarata parte in causa e, attraverso i suoi legali, ha difeso i due enti pubblici. Ora a distanza di un anno dalla sentenza del TAR Veneto ricorre contro gli stessi enti. Non si capisce perchè sembrano alla canna del gas! Non c'è solo questo incomprensibile volta faccia con quelli che per anni sono sembrati loro fedeli alleati ma ora fanno ricorso per lo stesso motivo che li hanno fatti “vincere” al TAR:  il limite di 16.300 voli/anno.

Sentite cosa diceva testualmente la sentenza del TAR:
“È evidente che tale limite massimo di voli annuo deve essere rispettato dalla società di gestione dell’aeroporto, anche considerando che la sussistenza di tale limite annuo di voli è riconosciuto dalla stessa società di gestione dell’aeroporto.”
Come dire che Aertre ha “giurato” di fronte ai giudici che quel limite non lo avrebbe mai superato.

Questa “verità” raccontata di fronte ai giudici del TAR è evidenziata anche da quest'altra parte della sentenza:
“Ne consegue che il progetto, per il quale è stato deciso di non procedere a valutazione d’impatto
ambientale, non è idoneo a ledere gli interessi ambientali di cui parte ricorrente è portatrice.
Il collegio evidenzia sotto tale profilo che le opere progettate sono costituite da interventi di mero rifacimento della pista esistente, senza alcuna variazione della quantità e delle caratteristiche dei voli e senza alcuna alterazione degli attuali livelli d’impatto: interventi di manutenzione della pista di volo necessarie per garantire non già un incremento di traffico, ma per garantire il mantenimento della stessa apertura dello scalo, anche, per mera ipotesi, in caso di un solo volo giornaliero.
Quanto sopra è, tra l’altro, dedotto in modo specifico dalla stessa società di gestione dell’aeroporto con memoria in data 22 Maggio 2012.”
Chiaro e cristallino; giudicando il nuovo ricorso al TAR inoltrato da SAVE, si può dire senza nessuna paura di sbagliare, che hanno testimoniato il falso di fronte ai giudici.

Ricordiamo ad Aertre/SAVE che il ricorso al TAR di Comitato e Italia Nostra è stato ritenuto infondato per un unico motivo così riportato dalla sentenza:
“La decisione del ricorso deve tenere conto delle valutazioni espresse dal Consiglio di Stato con l’ordinanza n° 4460/2011 con cui è stata rigettata l’istanza cautelare.
In tale ordinanza è stato osservato che il gravato provvedimento contiene la prescrizione secondo cui il numero totale annuo di movimenti dei veicoli dallo scalo non dovrà subire aumenti rispetto al numero attualmente autorizzato e che non sussistono essenziali variazioni spaziali ed implicazioni territoriali dell’infrastruttura in esame.”

Insomma SAVE salvò ENAC e Ministero dalla condanna per il limite dei voli ed ora li denuncia perchè quel limite grava sulle sue velleità di ampliamento della struttura!!! Sembra un passo di una commedia goldoniana!!
Noi diamo un avvertimento da subito: se SAVE vince il ricorso sul limite noi richiederemo il ribaltamento della sentenza del luglio 2012 con l'aggravante, per la sua controllata Aertre, di aver deposto il falso di fronte ai giudici del TAR.
Se SAVE vuole le autorizzazioni per l'ampliamento superi gli esami in Commissione V.I.A. al Ministero dell'Ambiente. Evidentemente, come abbiamo più volte sperimentato, a SAVE il superamento di questo esame che impone alla società proponente il rispetto delle norme ambientali, di sicurezza di persone e territorio, non va giù.
Se invece SAVE crede di aver trovato un altro escamotage per bypassare anche quest'anno il limite è ora che il Procuratore del Tribunale di Treviso, che ha sopra il tavolo (o in un cassetto?) un nostro esposto sugli sforamenti degli anni scorsi, è ora che intervenga, non c'è ragione per non farlo.



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