Nella
vecchia proposta del Marzo 2012:
Piano di Sviluppo Aeroportuale (2011-2030) al
paragrafo:
RIPARTIZIONE MOVIMENTI IN DECOLLO AEROPORTO "CANOVA" era
così annunciato:
“Tra
gli scenari analizzati è stata scelto quello con minor impatto
complessivo sulla popolazione residente in aree limitrofe
all’aeroporto, che è risultato essere quello corrispondente alla
seguente distribuzione dei decolli:
- al 2020 45% dei decolli su testata 07 e 55% su testata 25;
- al 2030 50% dei decolli su testata 07 e 50% su testata 25".
Anche
la Regione con: DELIBERAZIONE
GIUNTA REGIONALE n. 2250 – 27/11/ 2014 - Bur n. 119 16/12/2014
proponeva
una risoluzione quasi fosse stata concordata con ENAC ed Il Gestore:
"Altra
modifica apportata riguarda la distribuzione dei decolli, scegliendo
quella ritenuta di minor impatto complessivo sulla popolazione
residente in aree limitrofe all’aeroporto, ed in particolare su
Quinto di Treviso, che è risultata essere
- 30% dei decolli su testata 07 e 70% su testata 25 per lo scenario al 2020;
- 30% dei decolli su testata 07 e 70% su testata 25 per lo scenario al 2030".
La
stesso trucchetto fatto passare per strumento di mitigazione
ambientale viene riportato nel:
Master Plan, Strumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030 –
01 aprile 2017
-
ripartizione decolli:
"In
sede di Commissione ex art. 5 DM 31.10.1997 si è già avviata una
procedura che prevede di effettuare, compatibilmente con le
limitazioni gestionali, 6
decolli al giorno da testata 07.
……
Nello
scenario di sviluppo al 2030 il numero di decolli giornalieri su
Treviso (da testata 07) viene aumentato a 10,
in considerazione di valutazioni modellistiche che hanno definito il
carico massimo ammissibile per il territorio di Treviso".
22.500
mov/anno
= 62
mov
medi giorno = 31
decolli
giornalieri: n. 10
=
32%
Noi
ci chiediamo:
IL
SINDACO GIOVANNI MANILDO SI SVEGLIA ORA?
Da
tempo avrebbe dovuto contestare il proposito di far decollare gli
aeromobili in direzione Treviso e non attendere la messa in pratica
di quanto da tempo pianificato dal gestore aeroportuale! Lo doveva fare utilizzando la presenza del suo rappresentante in ambito della
Commissione Aeroportuale che ha il potere di far mettere a verbale tutto ciò che l'amministrazione comunale decide
per la quale è utile ricordare:
"E’
opportuno specificare che la Commissione ex art. 5 DM 31.10.1997 è
costituita dai rappresentanti dei seguenti enti:
- Regione;
- Provincia;
- Comuni interessati;
- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente;
- Ente Nazionale di Assistenza al Volo (nel caso specifico dell’aeroporto “A. Canova” di Treviso, l’Aeronautica Militare);
- vettori aerei;
- società di gestione aeroportuale.
In
questo contesto, pertanto, si trovano riunite tutte le competenze e
responsabilità per l’approvazione di nuove procedure presso
l’aeroporto".
QUALSIASI
INCREMENTO DELL'ATTIVITÀ AEROPORTUALE È INCOMPATIBILE CON L'ATTUALE
CONTESTO TREVIGIANO! E' cosi
difficile arrivare a questa conclusione?
Riportiamo
qui sotto una serie di dati realativi al 30 GIUGNO 2017 :
- numero di movimentazioni aeronautiche ufficialmente consuntivate = 10.481
- media numero di movimentazioni giornaliere = 58
- media nelle 17 ore teoriche (06 ÷ 23) = n° 1 mov. ogni 18 minuti.
- Numero di passeggeri = 1.450.691
Il
gestore incrementa costantemente i numeri raggiungendo quanto
preventivato per l'anno 2030
già
nell'anno 2018,
alla faccia della Valutazione
di Impatto Ambientale il
cui parere vincolante non preoccupa minimamente, causa l'assoluta ed
assodata inerzia delle Autorità
di vigilanza che
avallano la spudorata anarchia che permette a: Gestore;
ENAC, ENAV di
soddisfare tutte le esigenze del mercato aeronautico!
I
Sindaci,
anziché fare polemiche da cortile, dovrebbero farsi carico del
problema oltre a far rispettare il divieto di movimentazioni dopo le
ore 23.00,
sia con proprie iniziative sia richiedendo l'intervento dei
Ministeri costatato che Enac, anche se ente pubblico interviene solo in favore dei gestori. La situazione che i Residenti stanno sopportando porta
all'ESASPERAZIONE!
Il
territorio quintino è quello che ha sempre dovuto soccombere nel
sopportare i disagi ambientali provocati quotidianamente dalle
movimentazioni degli aeromobili, ora toccherà anche a Treviso:
nel
nostro cielo è sempre più "AIR
SHOW"!
Se la voce dei residenti non viene ascoltata allora è bene che i residenti, disturbati da un aeroporto inappropriato le cui dimensioni devono essere ridotte e non aumentate, si diano da fare e non accettino supinamente questi soprusi. Suggerisco di organizzare una manifestazione direttamente all'interno dell'aeroporto al fine di bloccare i decolli fino a quando la voce di noi contribuenti non verrà non solo ascoltata ma seriamente presa in considerazione nell'attuazione delle restrizioni che la legge impone ai voli aerei in un aeroporto che ripeto essere ubicato in una zona totalmente inappropriata. Mi rendo disponibile.
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