mercoledì 25 luglio 2012

COMUNICATO COMITATO AEROPORTO DI CIAMPINO


 Riceviamo e ben volentiari pubblichiamo per dimostrare che la situazione del nostro aeroporto è verosimilmente simile a d altre situazioni di disagio. Noi abbiamo fatto ricorso al TAR contro Ministero dell'Ambiente e ENAC perchè perfettamente coscienti che a  livello Nazionale ci sono delle carenze gestionali e organizitave che si ripercuotono a cascata sui cittadini e sulle esigenze di salvaguardia della salute e dell'ambiente.

COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELL'AEROPORTO DI CIAMPINO
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CIAMPINO AEROPORTO: BENE PIANO DEL MINISTERO TRASPORTI CHE PREVEDE A CIAMPINO NIENTE PIÙ LOW-COST NE' VOLI COMMERCIALI

Comunicato Stampa, 20/07/2012

Nella riunione di martedì presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il direttore generale degli aeroporti e del trasporto aereo, dott. Pelosi, ha esposto a una delegazione di cittadini del Comitato le linee guida che il Ministero intende seguire per risolvere in modo definitivo l'annosa e grave questione dell'inquinamento causato dai voli aerei diretti al "Pastine" di Ciampino.

Secondo il direttore Pelosi, l'aeroporto di Ciampino non può, a causa dei disagi arrecati alla popolazione, sostenere il peso del traffico dei voli commerciali, inclusi i low-cost; pertanto dovrebbe ritornare al suo ruolo, mantenuto per decenni in modo compatibile con il territorio, di infrastruttura destinata ai voli di Stato, di emergenza e a voli di aviazione generale.
Per raggiungere tale obiettivo, lo strumento principale è l'approvazione del Piano Nazionale Aeroporti, predisposto dai tecnici del Ministero emendando quello proposto da Enac, per tenere in maggior conto le compatibilità economiche e ambientali. Si tratta di una riorganizzazione globale degli scali aerei nazionali, con l'ottica anche di ridurne i costi di gestione. In tale Piano ministeriale, a Ciampino resterebbero solo voli di Stato, di emergenza e di aviazione generale.
Tutti gli altri voli commerciali, inclusi i low-cost, verrebbero dunque delocalizzati.
Tale Piano deve essere approvato entro il 31 dicembre di quest'anno.
In questi stessi mesi dovrebbe partire l'Autorità di regolazione dei trasporti, svincolando l'ENAC da quel latente "conflitto di interessi", dovuto al suo doppio ruolo di controllore e regolatore delle società di gestione degli aeroporti e delle compagnie aeree.
Si supererebbe così, ad avviso del Comitato, quello che l'ex Ministro dei Trasporti Bianchi definì, l'"intreccio di Interessi pubblici e privati in Enac", che tanto ha contribuito a rendere così grave la situazione dell'aeroporto di Ciampino.
Secondo il Ministero, l'ipotesi di delocalizzare a Viterbo, l'attuale traffico commerciale di Ciampino, è ipotesi al momento poco praticabile, tenuto conto degli ingenti finanziamenti pubblici necessari per la realizzazione dell'opera, non sostenibili nel quadro della attuale crisi economica. In tal senso si è anche espressa la Corte dei Conti.
Da tempo il Comitato sostiene l'irrealizzabilità e pretestuosità dell'aeroporto di Viterbo, i cui tempi di costruzione, peraltro, non sono compatibili con l'emergenza ambientale e sanitaria in atto a Ciampino e nelle altre zone limitrofe.
Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una soluzione attuabile, intervenendo con modifiche sull'attuale Piano di Sviluppo Aeroportuale, è la delocalizzazione dei voli commerciali da Ciampino a Fiumicino, dove, salvaguardando il rispetto delle norme di tutela e della compatibilità ambientale, si può operare per garantire l'accoglienza dei voli del Pastine.
Il Comitato non intende entrare nel merito delle scelte strategiche di un piano di riassetto nazionale di questa portata, ma non può che prendere atto positivamente della determinazione della principale istituzione nazionale che governa il trasporto aereo verso la soluzione definitiva del problema-Ciampino. Nel frattempo, sarebbe comunque auspicabile un nuovo intervento di riduzione dei movimenti aerei, analogamente a quanto fu attuato nel triennio 2008-2010 .
"Osserviamo con favore che è finalmente possibile riaprire da subito un costruttivo dialogo con le Istituzioni centrali e  territoriali" afferma Pierluigi Adami, portavoce del Comitato.
"La disponibilità dimostrata dal direttore Pelosi e dai tecnici del suo Ministero ci fanno sperare che le Istituzioni possano finalmente dare corso a quanto necessario per riportare l'aeroporto di Ciampino nella legalità. Resta da parte nostra la cautela nel verificare nei fatti la tipologia e la quantità dei voli che saranno ammessi a Ciampino e ci accerteremo che ciò avvenga nel pieno rispetto dei limiti di tolleranza ambientale, per salvaguardare le popolazioni, da anni sofferenti" conclude Adami.

Twitter: CiampinoCriaac
Facebook: Comitato Aeroporto di Ciampino

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