Il
26-07-2017 il direttore gen. Dell'USL2 ha rilasciato delle
dichiarazioni al Gazzettino edizione di Treviso,
riconoscendo che
fare delle indagini per individuare l'inquinamento generato
dall'aeroporto “Canova” di Treviso è impossibile! Risponde così
ai Sindaci che stanno richiedendo l'analisi epidemiologica. Si, è
vero, nel caso dell'aeroporto non è propriamente questa la cosa da
chiedere alle autorità sanitarie, e noi ai Sindaci lo avevamo detto
chiaramente!
Dott. Francesco Benazzi |
Comunque
la risposta del dott. Francesco Benazzi, sommata all'altro
avvertimento lanciato ai Sindaci pochi giorni fa, dicendo che le
analisi del caso costano almeno 20.000 euro, ci crea il sospetto che
la “somma autorità in campo sanitario” in Treviso cerchi
di dissuadere chiunque ad indagare sulla reale situazione della
Salute Pubblica relazionata alle emissioni inquinanti della grande
infrastruttura posta a ridosso di due grandi centri abitati.
Lo
ha fatto anche con noi durante un faccia a faccia circa un anno fa,
affermando che non ci sono pericoli di inquinamento aeroportuale. In
quell'occasione spiegammo con chiarezza al dott. Francesco Benazzi
che per noi, sulla base delle nuove linee guida sulla salute e sulla
base delle nuove direttive europee, era del tutto inutile fare
un'analisi epidemiologica che durerebbe almeno 5 anni. Piuttosto
sarebbe stato utile predisporre un
un piano di “health risk
assessment” per definire con precisione la popolazione
potenzialmente esposta
all’inquinamento aeroportuale sulla base di specifiche indagini
ambientali sulle matrici dell’area di impatto (rumore, aria, acqua,
suolo, rifiuti) attraverso piani di campionamento ad hoc
statisticamente solidi e rappresentativi approvati da ISS,
Regione Veneto prevenzione e ULLS. Quello
che evidentemente dovrebbero richiedere i Sindaci.